domenica 31 gennaio 2010

Modello 91




Una copia metallica "baby" del modello 91/38, il famoso fucile umanitario.

Proveniva in regalo da parte di cugini di "Mandrogne" (Alessandria, ndr)

domenica 3 gennaio 2010

Paolo VI, Osservatore d'aeroplano






Correva l'anno 1978, anno nel quale Moro, Leone, Papa Giovanni Paolo I dovettero abbandonare...

Anche Paolo VI dovette abbandonare la sera di Domenica 6 Agosto 1978

La domenica precedente, 30 Luglio 1978 Giuseppe e Matilde Pesce furono invitati e, subito dopo l'Angelus,  ricevuti a CastelGandolfo per una breve cerimonia di scambi di cortesie.

In quella occasione Paolo VI ufficializzò la donazione al Museo dell'Aeronautica di Vigna di Valle, di  quella mongolfiera che Napoleone, assistito dal Cardinal Carlo Caselli, aveva fatto innalzare, insieme ad altre, nel cielo di Parigi nei giorni della sua incoronazione ad Imperatore,e che tra il 16 e il 17 Dicembre 1804 una corrente "jetstream" aveva trasportato a Roma, nelle acque del Lago di Bracciano antistanti Trevignano.


Napoleone, non fu contento del fatto che iniziasse a circolare la voce che la mongolfiera avesse toccato, prima di finire nel lago, il monumento sulla Via Cassia conosciuto con il nome  "La Tomba di Nerone".

Evidentemente lui, Imperatore da pochi giorni, già temeva di fare la stessa fine dell'Imperatore Nerone; ma probabilmente non sapeva che il contatto con quel monumento funebre sulla Via Cassia, era molto probabilmente esistito solo nelle chiacchiere.

Così convocò il costruttore della mongolfiera per un CdM ("Cazziatone della Mad....na"), rimarcando il fatto che quel fortunoso atterraggio poteva essere interpretato come presagio di cattiva sorte (jella, ndr); ed in effetti il costruttore aeronauta Andre Garnerin fu ben presto allontanato dagli incarichi governativi.

Davanti ai "media", invece, Napoleone, "more solito"  rigirò la frittata e annunciò che questo era un segno di un fausto destino che lo invitava a raggiungere Roma e quindi chiese al Papa Pio VII che quella mongolfiera fosse mostrata al grande pubblico, mettendo in evidenza   "lo straordinariamente piccolo [ndr]" numero di ore (22, ndr)  impiegate nel volo Parigi-Roma.


Questa ultima volontà di Napoleone si è esattamente avverata, in tempi recenti, al Museo di Vigna di Valle,  corredata da  una targa con l'esatta indicazione delle ore di volo.

Nell''occasione dello scambio dei doni a CastelGandolfo, a Papa Paolo VI fu offerto dall' A.M.I. un brevetto di "osservatore aereo" per la sua lunga navigazione area; Paolo VI, ricambiò, offrendo una medaglia ricordo.

Dalle foto scattate, in quella occasione, non sembrava che il Papa fosse in condizioni critiche, anzi..

Il Pittsburgh Gazzette pubblicò questo articolo con il titolo " The Flying Pope".






Proveniente da un'altra sponda dell'Oceano c'e un interessante commento da Auckland, New Zealand inviatoci da Cyril Skynner; Gajardi questi Aussie!



Per i più attenti ecco per Voi, l'Angelus del 30 Luglio 1978, ultimo Angelus di Paolo VI:

Stranamente non c'è alcuna indicazione di quanto riportato dagli Australiani!

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Invece da un riassunto dell'incoronazione di Napoleone


An unmanned balloon, ablaze with 3,000 lights forming an Imperial crown was launched from the front of Notre Dame cathedral as part of the coronation celebrations. André-Jaçques Garnerin was paid the sum of 23,500 francs for the construction and launching of the large balloon. The balloon came to earth in Lake Bracciano near Rome 46 hours
[!] later. Napoleon considered this another omen of his destiny and suggested that the balloon be put on display in Rome with an account of the "extraordinary event".

P.S. Il 30 Luglio 1978, coincidenza infausta, anche il Gen. Umberto Nobile concluse la sua avventura terrena.