giovedì 29 ottobre 2009

Sicurezza volo



Estratto dal MAK P 100 del Corso Urano 1.




(foto apparsa anche su Storia Militare n 106 Luglio 2002)






Doc McKenzie and Burcham Grottaglie 1943 probabili colleghi del fotografo


Non è possibile attribuire il nome al pilota di questo C 200; ma la scelta ricade su due nomi: il ten Giuseppe Pesce o il sergente Spiridione Guiducci, ambedue appartenenti alla sezione dell' 8 Gruppo staccata a Grottaglie.

L' 8^ Gruppo Caccia Terrestri della R.A. era posizionato a Luni-Sarzana e Arena-Metato (PI) con il compito di difendere "in primis" la Forza Navale da Battaglia ed "in secundis" la costa della Toscana : a Grottaglie era presente una "Sezione di Protezione Aeronavale" (4 C200) della 94 Sqdr del Gruppo per rinforzare la difesa della flotta presente nel porto di Taranto.
L'immagine può contenere: una o più persone e spazio all'aperto

L'ultima rotazione della guardia a Grottaglie era stata effettuata il 21 Agosto 1943.

Le vicende poltico-militari presero in quei giorni una "nuova" direzione e a partire dalla sera dell' 8 Settembre gli Alleati s'impadronirono, con il consenso del Re e del Governo italiano, sia del porto di Taranto che, nei giorni seguenti, dell'aeroporto di Grottaglie.
Nelle settimane seguenti, gli Alleati chiusero nel grazioso campo di concentramento di Korba tutti gli altri piloti dell' 8 Gruppo che spontaneamente, rispettando le "reali" regole dell'Armistizio (Unconditional Surrender, ndr), si erano andati a consegnare negli aeroporti scelti dagli alleati.

L' 8 Gruppo del Magg. Bacich infatti dovette affrontare nei giorni appena successivi all' 8 Settembre lo stesso dilemma della FF.NN.BB. dell'Amm. Bergamini: consegnarsi agli alleati, come imponevano le regole dell'Armistizio oppure adottare altre decisioni "sulla pelle del tamburo".

L' 8 gruppo, unico tra i gruppi della caccia, si consegnò agli Alleati, rispettando le condizioni dell'Armistizio, e quasi compatto (22 C200) si presentò all'atterraggio il 12 Settembre 1943 in aeroporti controllati dagli Alleati, prima in Sicilia poi in Tunisia; in pratica mancò solo la sezione staccata dei 4 C 200 inviata a Taranto; in realtà mancarono due C200 che allontanarono dalla formazione (MM 5857 e MM 8174).

La sezione di protezione aeronavale al comando del Ten Giuseppe Pesce rimase, invece, a Grottaglie in attesa di ordini, senza "sbandare", ricongiungendosi il 2 Ottobre con gli altri piloti del Gruppo quando questi furono rilasciati dal campo di concentramento tunisino.

Appena si presentò l'occasione di andare in volo (12 Ottobre 1943), il Comandante la squadriglia ed un gregario, con le nuovissime coccarde italiane, fecero alcuni passaggi bassi sull'aeroporto di Grottaglie, ormai invaso da ex-nemici non ancora alleati.

Un aviatore inglese del Wing 244 immortalò in quest'immagine il passaggio "basso" di uno dei due C 200.
Purtroppo oltre a radere l'erba, un C 200 colpì uno spettatore.
Una volta atterrato il velivolo del Ten Pesce presentava delle strisce rosse e il Capo Squadriglia pensò che l'incidente fosse da lui causato.
Esaminando però l'altro aereo risultò evidente il colpo sulla semiala del C200 del gregario.
Le righe rosse sul C200 del capo formazione erano dovute al rosso della nuova coccarda che non si era ancora asciugato. (lettera del Gen. Whitley 30.9.1943)

A quei tempi non si parlava ancora di Sicurezza Volo.

Penso che il Col Pesce avrebbe messo agli arresti il Ten. Pesce.

Ma grazieaddio i due non si incontrarono mai.

Fino ad oggi.

P.S. Il serg. Guiducci fu messo agli arresti e congedato nel 1944, passando ad una nuova attività.
Anche i due disertori che avevavno abbandonato la formazione furono processati.

Al Magg. Mario Bacich restò il cruccio di non aver potuto difendere le FFNNBB dell'Amm. Bergamini, suo "Ottimo" amico".

A Giovanni Pesce è rimasto il dovere di capire che cosa sia effettivamente successo alle FFNNBB il giorno 9 Settembre 1943.

PPS Il 22 Agosto 1943 il Ten pil. Giuseppe Pesce ottenne l'abilitazione sul C202, a Caselle Torinese, assieme al Ten Pil Aldo Allegra.

I C200 dell'8 Gruppo erano caratterizzati dall'apparato radio utile per avere informazioni dal guida caccia o dalla FFNNBB.


Un manifestino lanciato sulle basi aeree del Nord, per convincere i piloti del Nord a seguire l'esempio dell' 8^ Gruppo (Sqr 92 & Sqr 94) che si era consegnato, senza discutere, agli Alleati.

4 commenti:

Aviatore di Orte ha detto...

Sul web ci sono state discussioni relative all'evento citato.

Voglio sono precisare il periodo storico: 8 Settembre 43-- 15 Ottobre 43 quando:
1) Il magg Cenni era morto inutilmente in Calabria colpito dagli inglesi ad "armistizio" firmato;
2) Il ten Fox era stato fucilato dopo un abbattimento da parte dei tedeschi a Corfù mentre cercava di andare in aiuto ai soldati di Cefalonia; i militari italiani non erano coperti dalla Convenzione di Ginevra;
3) La corazzata Roma era stata affondata con il suo carico di oltre mille marinai; non era stato possibile proteggere la FFNNBB che era salpata da La Spezia;
4) Non era chiaro il rapporto con gli Alleati: loro parlavano di Unconditional Surrender, noi parlavamo di armistizio, la realtà era invece il campo di concentramento per gli aviatori che diligentemente si consegnavano; solo a metà 1944 si iniziò a parlare di co-belligeranza (alleanza di basso rango);
5) Gli hangar per dirigibili che si vedono sullo sfondo danno l'idea dei bombardamenti dei Liberators.

In quel contesto è avvenuto il fatto citato e in quel contesto va visto e giudicato

Giovanni Pesce ha detto...

http://media.iwm.org.uk/iwm/mediaLib/37/media-37414/large.jpg

Anonimo ha detto...

I piloti riconoscibili sono: Gherardi nella foto superiore; nella foto inferiore, quella con il gruppo da sx i sottotenenti Tutino, Hesse, Beretta tutti e tre dell'8 Gruppo CT

Aldo Allegra
23/01/2015

Anonimo ha detto...

Un identico episodio era avvenuto a Malta, quando al Ten.Pil. Caponetti fu concesso di recuperare un C 202 ..

Questo èil racconto di Giuseppe Scarinci in ricordo di Caponetti

" Il primo riguarda il recupero di un Macchi 202 atterrato a Malta in una missione bellica e mantenuto dalla RAF in perfette efficienza. Così quando fù ricostituito lo Stormo ci fù permesso di recuperarlo. Il pilota prescelto fù Aldo Caponetti, anche perché sapeva esprimersi sufficientemente in inglese. Trasferito a Malta con un Dakota della RAF, Caponetti non ricevette un accoglienza amichevole, era sempre un nemico e da qualche mese si presentava come un “cobelligerante” quindi: “più presto te ne vai e meglio è per tutti”.
Aldo si presentò al capitano preposto alla linea di volo che già lo attendeva e: “I am Lieutenent Caponetti of the Regia Aeronautica, I am supposed to take away a fighter Macchi 202”; “Well” rispose il Capitano inglese e “Follow me”, seguimi e lo condusse dove lo attendeva il Macchi già rifornito e pronto al prelievo.
Dopo il riscaldamento e la prova motore, Aldo chiese il permesso al rullaggio; ottenuta la clearance e salutato con un gesto il personale inglese, si avviò alla testata pista autorizzata. Giunto in pista e ottenuto il permesso Caponetti eseguì un decollo magistrale e anziché dirigersi a Catania, tappa prevista per il rifornimento, si esibì in uno show acrobatico tipico italiano con tutta la rabbia della scarsa cordialità ricevuta. Non sappiamo quale fù la reazione inglese ma Aldo proseguì per Catania con la sensazione di aver conseguito un giusto risarcimento"