sabato 30 luglio 2011

Ten. Pil. Aldo Allegra atterra a Sarzana

Incidente di volo: indifferenza.

Luglio 1943: sibilano le sirene d’allarme sull’aeroporto di Sarzana ed è subito tutto un correre da ogni parte verso gli aerei da caccia parcheggiati ai bordi del campo.
Fa caldo, è quasi mezzogiorno e i piloti si affrettano ad equipaggiarsi ovvero imbottirsi mentre i motori degli aerei già messi in moto rombano fragorosamente per il necessario riscaldamento.
Tuta Marus di lana con pellicciotto artificiale al collo, salvagente e paracadute, mentre il battellino è già sotto il sedile, casco in pelle impellicciato, con gli auricolari e il filo per la radio, laringofono alla gola per comunicare, pistola Very con i razzi di segnalazione della giornata, sacchetti di polverina fluorescente per segnalazione in mare attaccati ad una gamba.
Occhiali, maschera e bombola con l’ossigeno,batteria radio tra le gambe, e quanto altro ancora da non ricordare
Così conciato mi inchiodo sul sedile con le cinghie strette al massimo avendo trattenuto il respiro e raggiungo la liea di volo e dopo un breve rullaggio decollo e salgo in alto verso il mare.
Ma dove devo andare? Nessuno lo dice, e salgo cabro verso 1000, 2000 metri e la costa si allontana sempre di più- Non si vede nulla intorno, né amici, né nemici.
Chissà chi della Dicat li aveva visti e dove.
Comunque giro per il cielo.
Sento un po’ caldo, ma è normale, è estate, così imbottito e con ilmotore che scalda.
Andiamo avanti tranquilli

Ad un tratto il caldo mi sembra eccessivo a quella elevata quota e mi preoccupa: guardo gli strumenti di bordo ed è tutto a posto. Bene. Ma un improvviso forte scoppio mi allarma: o Dio sarà partito il motore e sono in mezzo al mare.
Ma il motore romba ancora, .l’elica continua i suoi giri, gli strumenti non danno segnali di allarme. Sento un odore di gomma bruciata e istintivamente porto la mano destra sulla levetta del carrello: cede, non è fissata e con breve tocco raggiunge la tacca di fermo.
Capisco che è bruciata na gomma del carrello investita dai gas di scarico e fiamme del motore. Ormai il carrello è rientrato e o può spegnersi l’incendio- o può applicarlo all’aereo. D’altra parte se lo estraggo il vento può riattivare il fuoco. Cosa fatta, cosa decisa. Dirigiamoci su terra e cerchiamo di raggiungere l’aeroporto. Piano piano ci arrivo ed annuncio il guasto al carrello :Passerò basso sulla torre di controllo con il carrello aperto, ditemi cosa è successo. Tutto bene, è la risposta, puoi atterrare. Ma no, non è possibile, farò un altro giro più basso e osservate bene. Si, si, hai ragione, abbiamo visto una gomma scoppiata e lacerata, devi atterrare col carrello chiuso- Finalmente qualcosa di certo. anche se di pericolo.
Allora ragioniamo un po’:bisogna planare ad una giusta altezza per poter spegnere il motore ed essere sicuri di entrare nel campo lungo 800 metri Se arrivo corto vado nella palude antistante, se atterro lungo vado contro i fili dell’alta tensione della ferrovia.
Poi la velocità a motore spento deve essere giusta per non arrivare in picchiata e capotare oppure in cabrata e cadere malamente. Poi bisogna mettere il braccio piegato sul cruscotto per proteggere il viso.
Teniamo a mente tutto ciò, facciamo un giro di campo e planiamo.
Eccoci a terra, un grande fruscio della carlinga sull’erba del campo, l’elica tripale ripiegata che fa da slitta e poi l’aereo è fermo.

Aiuti tempestivi con ambulanza e carro attrezzi, mi aiutano ad uscire dalla cabina, un bicchierino inatteso di cognac e tutto è finito, ognuno torna al proprio posto. Mi avvio moscio per la disavventura, ma nessuna domanda, nessun chiarimento: l’aereo andrà alla SRAM officina aeronautica anche per il cambio motore il cui asse si è piegato. C’è. un altro Macchi 200 a sostituirlo. Un semplice incidente di volo, una svista.
Qualcuno avrà mormorato “che c. a non chiudere bene il carrello!“

Roma 28 luglio 2011 aldo allegra all’epoca s,tenente pilota

La foto è liberamente presa dal Web ed è di proprietà del legittimo proprietario.

venerdì 15 luglio 2011

Intercettazione di F104




Da Grosseto fanno decollare su scramble due F104s per intercettare un PD808 pilotato da Giuseppe Pesce

venerdì 1 luglio 2011

Sicurezza volo



Chi poteva immaginare che il "Grandissimo" Riccardo Peracchi fosse l'ufficiale addetto alla Sicurezza Volo?

I casi della vita.

Comunque tutti i nomi presenti sono, o sono stati, amici di famiglia.

Comunque è rimasto un caro ricordo delle sue presentazioni con l MB 326.

RIP


estratto da http://www.hwupgrade.it/forum/archive/index.php/t-1683648.html


il cobra?? Lu lo faceva a 50 metri prua su o peggio.. prua giù..
Ma il massimo glielo vidi fare una mattina presto fra l'hangar della sperimentale e quello del 71°...
C'erano un fila di alberi lunga un trecento metri ed alti un ventina, era un vero muro con altezza sorprendentemente uniforme. Lui arrivò da sud lentissimo con flap tutti aperti e motore Military... Arrivato sulla verticale del primo albero abbassò l'ala sinistra e DONDOLANDO... RIPETO DONDOLANDO, con il centro di movimento passante il tip, (serbatoio alla fine dell'ala) si fece tutta la fila di alberi con l'ala destra che sembrava un metronomo...